Negli ultimi anni c’è una forte critica da parte degli allenatori di basket verso gli istruttori di minibasket per il modello esposto dal settore squadre nazionali che promuove una metodologia con alla base il gioco di potere. La maggior critica che viene sostenuta a questo tipo di modello è quello secondo cui porti i giocatori usciti dal minibasket a non saper utilizzare i fondamentali nelle situazioni più semplici di gioco.
Il modello minibasket proposto ha come obiettivo l'utilizzo degli schemi motori e delle capacità senso-percettive in funzione dei fondamentali. La metodologia che il settore minibasket ha proposto viene poi nell'atto pratico realizzata tramite una tipologia di esercizio chiamato gioco di potere.Il gioco di potere è una tipologia di esercizio nel quale un giocatore ha il “potere” cioè ha un vantaggio rispetto agli altri compagni. Il vantaggio può essere dato da un po' schema motorio che il giocatore deve applicare o dall’utilizzo di un fondamentale specifico o da un vantaggio di spazio/tempo.
L’esercizio finisce quando un giocatore compie una determinata azione prestabilita (canestro,entrare in una porta, battere 5 ecc) prima dei suoi avversari.
Analizziamo i pro e i contro di questa tipologia di esercizio.
Pro:
• Aumenta la capacità, di chi ha il potere, di mantenere il vantaggio in campo
• Velocizza l’utilizzo di determinati gesti tecnici e motori perché bisogna raggiungere un determinato obiettivo nel minor tempo possibile.
• Focalizzarsi su di un obiettivo e cercare di raggiungerlo nel minor tempo possibile (Es: il primo che segna conquista il potere. Il giocatore che ha il poter deve, nel minor tempo possibile, focalizzarsi sul fare canestro)
• Reagire ad un determinato gesto tecnico o motorio e cercare di battere l'avversario per guadagnare il potere
• Attenzione da parte di chi è primo in fila per capire chi conquista il potere
Contro:
• Imprecisione nei dettagli tecnici se non si ha già la padronanza
• Rifiuto di giocare e di competere da parte del giocatore senza potere quando l’altro ha già un consistente vantaggio.
• Incapacità di capire qual è l obiettivo primario
• Disattenzione da parte di chi non deve entrare immediatamente
Abbiamo analizzato i pro e i contro dell utilizzo dei giochi di potere e possiamo affermare che il gioco di potere per essere efficace deve aver:
1. Un obiettivo ben definito e chiaro da parte dei giocatori e raggiunto questo obiettivo il gioco deve terminare
2. Deve far utilizzare i fondamentali già consolidati per l’annata perché senò si trascurano all’interno dell’esercizio
3. Deve essere il più competitivo possibile per dare ugual possibilità a tutti
Analizzando molte proposte offerte dal settore squadre nazionali a livello giovanile si nota come molti esercizi possono essere simili ai giochi di potere perchè il concetto che sta alla base è quello di azione e reazione.Un esempio possono i due esercizi descritti nell'articolo precedente.
http://allenatorevincente.blogspot.it/2017/02/blocchi-chi-blocchi-come-blocchi-quando.html
Nei due esercizi chi comanda è il difensore che presenta una lettura all'attaccante il quale deve decidere che fondamentale utilizzare per mantenere il vantaggio.
Una delle critiche che arriva da un illustre membro del mondo del minibasket è quella di Maurizio Mondoni ( uno dei padri del minibasket in italia) il quale nell' articolo del suo blog ("Il minibasket di Maurizio Mondoni) afferma: " L'uso del potere coinvolge due persone: una detiene il potere e l'altra reagisce. Non si può pensare che i giochi di potere per i bambini siano "il massimo", a volte sono deleteri e diseducativi perchè, a volte, chi non ha il potere cerca di disattendere alle regole del gioco (parte prima di una gara,imbroglia per vincere, vuole vincere sempre e comunque.)"
Riassumendo il gioco di potere è una semplice tipologia di esercizio per mantenere un vantaggio tramite l’utilizzo di uno o più fondamentali. L’unico problema che si presenta come in tutte le metodologie non è che tipo di esercizio che si propone ma è come viene proposto al giocatore e che obiettivi sottende.Ricordiamoci che più un esercizio è simile ad una situazione reale di partita e più sarà funzionale al gioco.
“Può darsi che tu non ci creda, ma io passo ore a perfezionare qualunque cosa che faccio.” (Bruce Lee)