lunedì 1 maggio 2017

LA PALLACANESTRO INTEGRATA: LA BASE PER OGNI ALLENATORE

Traggo spunto da un articolo di Andrea Capobianco dal titolo: "Modello di allenamento integrato: la costruzione degli esercizi" per fare alcune considerazioni e per far chiarezza su cosa significa pallacanestro integrata perchè molto spesso noi allenatori ci riempiamo la bocca di una terminologia che non comprendiamo fino in fondo.
La prima considerazione che vorrei fare è sui postulati della pallacanestro: spazio e tempo, autonomia, collaborazione ed equilibrio.Questi postulati ci indirizzano verso un modello di formazione molto preciso cioè: un allenatore deve formare giocatori autonomi, capaci di affrontare e risolvere le situazioni di gioco per il bene della squadra (essere collaborativi) con l'ausilio dello strumento tecnico (i fondamentali). Il livello tecnico è diviso in due parti: la tecnica e la tattica. La tecnica è l'insieme dei fondamentali che i giocatori devono essere capaci di eseguire invece la tattica focalizza il livello della scelta dello strumento più adatto per il miglior vantaggio possibile, finalizzato al bene di tutta la squadra. I fondamentali della tattica sono: guardare, ascoltare, parlare, toccare perchè queste azioni aiutano il giocatore ad intraprendere le situazioni di gioco per scegliere tatticamente ciò che è giusto fare in autonomia per il bene della squadra.
Questa prima riflessione ci da due spunti importanti: il primo è che tipo di giocatore vogliamo quindi in ogni correzione sia in allenamento che in partita bisogna pensare al prodotto finale. Invece la seconda è che all'interno dei nostri allenamenti e del programma che facciamo ci deve essere un equilibrio sia tecnico che tattico perchè soltanto un miglioramento di entrambe le sfere porta ad aumentare costantemente le capacità dei nostri giocatori.
La seconda considerazione che vorrei fare è: pallacanestro come gioco di vantaggi.
Si definisce vantaggio il saper creare un sovrannumero in attacco oppure, in  difesa significa impedire che la squadra avversaria lo realizzi. Tutte queste parole si concretizzano in due concetti: per l'attacco prendere un tiro ad alte percentuali invece per la difesa significa recuperare palla o fare prendere all'attacco un tiro a basse percentuali. L'allenatore deve comprendere quando un tiro è preso ad alte percentuali o a basse percentuali e questo è definito dai postulati che abbiamo definito prima.
L’importanza del ruolo dell’allenatore è ben evidente e deve essere chiaro senza riempirsi la bocca di parole: dovrà essere capace di far migliorare ogni singolo giocatore secondo una precisa idea di basket, quindi, dovrà sapere se è meglio far fare una lettura, piuttosto che un’altra, in base ai limiti ed ai pregi del giocatore che sta sviluppando l’esercizio. Inoltre, dovrà capire quando è il momento di far fare più esercizi di lettura o esercizi “a secco”, in cui viene migliorato esclusivamente  l’aspetto tecnico del fondamentale.Tutto ciò rende certamente meno facile il compito dell’allenatore, ma sicuramente più coinvolgente, più affascinante e soprattutto più funzionale alla crescita dei giocatori e,quindi,delle squadre.

"Non è un tiro che entra od uno sbagliato che altera quanto fatto”. Andrea Capobianco

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