domenica 18 giugno 2017

GIOCHIAMO CON GLI INTERNI

Il primo aspetto da considerare soprattutto quando si ha a che fare con giocatori giovani è quello mentale. Normalmente si ha a che fare con giocatori che dal punto di vista coordinativo e motorio sono poco sviluppati, questo perchè magari sono cresciuti rapidamente e non hanno ancora a pieno coscienza dei propri mezzi fisici, quindi bisogna lavorare sulla loro autostima e la loro capacità di gestire l'equilibrio sia da un punto di visto statico che da un punto di vista dinamico. 
La gestione dell'equilibrio da parte di un giocatore interno è fondamentale: bisogna insegnarli a tenere una buona posizione di base con gambe piegate e base larga con il peso nè sui talloni nè sulle punte. Per gestire al meglio l'equilibrio bisogna insegnare l'utilizzo del piede perno e dei giri sia dorsali che . I dettagli che dobbiamo analizzare sono:
  • Posizione fondamentale: base larga anche più larga delle spalle, mano esterna o interna per chiamare la palla, sedere in fuori per creare separazione con il difensore e schiena leggermente flessa in avanti. 
  • Giri frontali e dorsale: peso del corpo sull'avampiede del piede perno, baricentro basso, spinta in avanti con l'altro piede così da tenere il piede perno fermo oppure nel caso del giro dorsale la spinta verso dietro ruotando sul piede perno. 
  • Arresti: arresti a due tempi interno-esterno ed esterno interno in base alle situazioni. L'arresto interno-esterno ti consente di assorbire meglio il contatto e fare un tiro di potenza invece l'arresto esterno-interno ti permette di aprirti sul perno per fare conclusioni in allontanamento dal difensore.
Le principali competenze che deve avere un giocatori interno nell'1c1 sono :
  • Giocare senza palla con un passaggio d'anticipo
  • Giocare in area e non sulle tacche
  • Utilizzo delle braccia e del corpo
  • Avere sempre i piedi a terra per tagliare fuori il difensore ed essere sempre in equilibrio
  • Tiri frontali da dentro l'area con percentuali alte
  • Tiri liberi ad alte percentuali
Le competenze che deve avere un giocatore interno spalle a canestro per prendere un vantaggio nell'1c1 sono: 
  • Da statico: capacità di leggere la posizione del difensore e cercare di prendere posizione e vantaggio tramite l'utilizzo dei piedi e del corpo. Un esempio può essere: il difensore difende 45° mandando sul fondo, l'attaccante allora tramite l'utilizzo dei piedi deve sigillare il difensore mettendosi davanti e prendendo spazio verso il fondo chiamando la palla con la mano esterna. Un primo passo di collaborazione può essere definire che tipo di passaggio il compagno debba fare cioè se il difensore è lontano posso chiedere con la mano esterna un passaggio diretto invece se il difensore è a contatto si può preferire un passaggio schiacciato per prendere il tempo al difensore per staccare il contatto e ricevere la palla. 
  • Dinamico: capacità di leggere gli spazi in corsa e sigillare facendo i primi passi verso il ferro senza guardare la palla sia che sia in caso di roll sia in caso di flash e sono dopo metto gli occhi al pallone e ai possibili recuperi per guadagnare uno spazio interno vantaggioso. La capacità del giocatore interno deve essere quello di capire quando può prendere vantaggio e quando invece può creare un vantaggio per un altro suo compagno. 

L'ultimo aspetto che analizzeremo sono le conclusioni a canestro: il fondamentale più importante è l'utilizzo dei ganci. Il fondamentale del gancio e del jump hook sono simili cambia soltanto la spinta e la posizione della palla rispetto al corpo. Nel caso del gancio si staccherà su un piede e il movimento di tiro è piu laterale rispetto al corpo e invece nel jump hook si stacca con entrambi i piedi e la palla è tenuto di fianco all'orecchio e poi viene portata in alto verticale rispetto al corpo del tiratore. Il dettaglio fondamentale è la posizione del tiro rispetto alla spalla cioè il tiro in tutti i casi deve essere protetto dalla spalla interna così che è difficile da poter contestare. In questi due tipi di tiro il giocare deve essere sempre in equilibrio e la frustata deve essere in elevazione massima dell'arto con la mano che guarda il canestro. 

In conclusione il miglioramento del giocatore interno deve essere integrato in un contesto di squadra e di individualità e se ben inserito nelle collaborazioni di squadra è un valore aggiunto perchè i lunghi non servono solo per bloccare e prendere i rimbalzi ma sono molto efficaci vicini a canestro perchè possono creare vantaggi per se e per i propri compagni.


"Se io faccio spesso una cosa, miglioro a fare quella cosa ma se la comprendo la farò ancora meglio" Marco Sodini 

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